Ingegneri Fisco e Previdenza

Ingegneri Fisco e Previdenza

L’Ingegnere è una delle professioni attualmente più richieste dal mercato del lavoro. Gli obiettivi del PNRR e le opportunità nel campo dell’edilizia e delle energie rinnovabili hanno confermato tale professione come necessaria per lo sviluppo del Paese.

Iscrizione all’Albo e apertura della casella PEC

Il primo passo che deve eseguire un Ingegnere che intende esercitare la propria professione è quella dell’iscrizione presso l’Ordine degli Ingegneri della propria Provincia dopo aver superato l’esame di Stato e aver conseguito l’abilitazione professionale. Successivamente l’Ingegnere dovrà dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).

Apertura della Partita IVA e scelta del regime fiscale

La partita IVA è un numero composto da 11 cifre necessario a identificare il contribuente titolare della partita IVA stessa. L’apertura della Partita IVA deve avvenire entro 30 giorni dall’inizio dell’attività professionale e può essere eseguita:

  • recandosi personalmente presso un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
  • inviando tramite raccomandata all’Agenzia delle Entrate il modello compilato.
  • telematicamente direttamente da parte del contribuente o più comodamente attraverso un intermediario abilitato come Fiscoeasy.it che provvederà a compilare il prescritto modello e ad inviarlo telematicamente all’Agenzia delle Entrate.

Nella redazione del modello sarà necessario indicare tra l’altro il codice ATECO e il regime fiscale che intende adottare.

Il codice ATECO è una combinazione alfanumerica che identifica una specifica attività economica che nel caso dell’Ingegnere corrisponde al 71.12.10 “Attività degli Studi di Ingegneria”.

Più complessa è la scelta del corretto regime fiscale da adottare che essenzialmente potrà essere il regime forfettario o il regime semplificato. Il regime forfettario, che può essere applicato dagli Ingegneri che prevedono di avere o hanno avuto nell’anno precedente un volume d’affari inferiore ad € 65.000, è un regime che ha molti vantaggi, tra cui un’aliquota di tassazione molto bassa che può arrivare in presenza di determinati requisiti anche al 5%, tuttavia è necessario prestare particolare attenzione ai vincoli giuridici necessari per poter applicare tale regime.

Assicurazione Professionale

Ulteriore obbligo dell’Ingegnere è quello di dotarsi un’assicurazione per responsabilità civile professionale che riguarda la copertura dei danni involontari cagionati a terzi durante l’esercizio della propria attività professionale.

Previdenza

Inarcassa è la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti. Istituita nel 1958 come ente pubblico e diventata ente privato nel 1995, oggi conta circa 174.000 iscritti, a cui si aggiungono oltre 41.000 pensionati, e dal punto di vista giuridico è un organismo che opera in autonomia, ma sotto il controllo pubblico.

Come funziona e a cosa serve Inarcassa

Inarcassa assicura la tutela previdenziale di ingegneri e architetti  e provvede ai compiti di previdenza ed assistenza degli iscritti e degli ulteriori destinatari. Tra le prestazioni erogate da Inarcassa, ci sono le pensioni – di tutte le tipologie, da quella di vecchiaia a quella di invalidità, dalla reversibilità alle pensioni indirette. Ci sono poi le prestazioni assistenziali come per esempio l’indennità di maternità, l’indennità in caso di figli disabili, prestiti d’onore ai giovani, agevolazioni per mutui, coperture sanitarie ecc. Per fruire di queste prestazioni assistenziali, può essere necessaria un’anzianità minima di iscrizione a Inarcassa.

L’Ente fornisce poi servizi e convenzioni appositamente rivolti alle categorie professionali di ingegneri e architetti e al sostegno della loro professione. Comprende inoltre una copertura assicurativa che tutela i lavoratori in caso di imprevisti o eventi fortuiti che possono compromettere la possibilità di lavorare in modo temporaneo o permanente.

Chi deve iscriversi a Inarcassa

L’iscrizione a Inarcassa è obbligatoria per ingegneri e architetti che operano in libera professione. Quindi il professionista in possesso di partita IVA - sia essa individuale o in forma di associazione professionale, o società di/tra professionisti o società di ingegneria- e iscritto all’albo professionale, non soggetto ad altre forme di previdenza obbligatoria, deve iscriversi. L’adesione non è facoltativa né avviene su base volontaria.

Sono esclusi da Inarcassa i liberi professionisti che godono di un’altra forma di previdenza obbligatoria (come quella gestita dall’Inps, o da enti privati privatizzati o privati).

Come versare i contributi a Inarcassa

Il versamento dei contributi da parte degli iscritti avviene attraverso versamenti obbligatori, che vengono calcolati annualmente sulla base del reddito dai professionisti. In dettaglio i contributi da versare ad Inarcassa sono:

  • il contributo soggettivo, obbligatorio per tutti gli iscritti ad Inarcassa ed è calcolato nella percentuale pari al 14% del reddito professionale netto dichiarato ai fini IRPEF; Vi è comunque un importo minimo da versare la cui misura è fissa indipendentemente dal fatto che il professionista abbia lavorato o meno, abbia fatturato e quanto
  • il contributo integrativo, obbligatorio per i professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA (individuale, associativa e societaria) e per le società di Ingegneria ed è calcolato in misura del 4% sul volume di affari professionale dichiarato ai fini IVA. Tale contributo deve essere addebitato in fattura al committente. Anche per il contributo integrativo è previsto un contributo minimo comunque da versare.
  • il contributo di maternità/paternità, che è obbligatorio per tutti gli iscritti ad Inarcassa.

Vi è anche la possibilità di versare un contributo soggettivo facoltativo, oltre a quello obbligatorio, al fine di aumentare il proprio montante pensionistico

 

I vantaggi fiscali

Sia i versamenti effettuati in forma di contributi obbligatori (contributo soggettivo e contributo di maternità/paternità), sia eventuali contributi corrisposti volontariamente sotto forma di riscatto o ricongiunzione, sono interamente deducibili, indipendentemente dalla cifra e senza un tetto massimo. Quindi non contribuiscono a formare reddito ai fini Irpef.

Come gestire la propria iscrizione a Inarcassa e rispettare gli obblighi fiscali

Per saperne di più, per avere supporto nell’apertura della Partita IVA e nella gestione della propria contabilità e dichiarazione dei redditi o per  i propri rapporti con la cassa di previdenza Inarcassa, ed essere in regola con i versamenti, è possibile contattare Fiscoeasy, il Tuo Commercialista OnLine, all’indirizzo [email protected] o chiamare il numero 080 2223804.

Fiscoeasy – commercialista online, è la piattaforma digitale dello Studio Cuscito srl stp, commercialisti ed esperti contabili dal 1982. E’ un servizio  innovativo ed affidabile, nel settore della contabilità, consulenza fiscale e dichiarazione dei redditi. Inoltre i tools presenti in area riservata, come il programma di fatturazione,  il simulatore delle imposte e contributi da versare, rivolto a coloro che applicano il regime forfetario, integrano i servizi professionali offerti da Fiscoeasy e agevolano l’attività dei professionisti che possono dedicarsi esclusivamente al loro lavoro.

Fiscoeasy è accreditato al Network partner24ore come Professional Partner.

Team Fiscoeasy

Commercialista online

www.fiscoeasy.it


Torna indietro
Cookies Settings