Acquistare un immobile in Italia
Acquisto di un immobile in Italia e regime degli impatriati: agevolazioni fiscali per i cittadini italiani non residenti
L'acquisto di un immobile in Italia da parte di un cittadino italiano non residente potrebbe non solo soddisfare un desiderio di investimento o un futuro ritorno in Italia, ma anche offrire interessanti agevolazioni fiscali. In particolare, il cittadino italiano non residente iscritto all'AIRE può beneficiare dell'agevolazione prima casa per l'acquisto di un immobile in Italia senza essere obbligato a trasferirsi nel comune in cui ha acquistato la casa entro 18 mesi dall'acquisto, a condizione che:
- non sia titolare di altri immobili nello stesso comune in cui viene effettuato l'acquisto;
- non sia titolare, all'atto di acquisto del nuovo immobile, di altri immobili su tutto il territorio nazionale acquistati (anche a seguito di successione ereditaria) con le agevolazioni previste per la prima casa.
- si tratti di un immobile non classificato come "di lusso", quindi non appartenente alle categorie catastali A1, A8 e A9 (condizione verificabile tramite la Visura Catastale).
- presenti in sede di acquisto dell’immobile un'autocertificazione di iscrizione all'AIRE, cioè all'anagrafe italiana dei residenti all'estero, per non essere obbligati a trasferire la residenza entro 18 mesi dall'acquisto nel comune in cui si trova l'immobile.
Se si soddisfano tutti i requisiti richiesti e si acquista da un soggetto privato, l'imposta di registro da versare sarà del 2% sul valore catastale dell'immobile anziché del 9%, mentre le imposte ipotecaria e catastale saranno fisse e ammontano a 50 euro ciascuna. Se l'acquisto avviene da un'impresa (e quest’ultima non può cedere l’immobile con IVA esente) l'IVA sarà pari al 4% anziché al 10%, con un'imposta di registro fissa di 200 euro, un'imposta ipotecaria fissa di 200 euro e un'imposta catastale fissa di 200 euro.
Coloro che soddisfano i requisiti per accedere al regime degli impatriati potrebbero decidere di acquistare un immobile nei 12 mesi precedenti al trasferimento, prolungando così di un ulteriore quinquennio le agevolazioni fiscali previste dalla normativa. Nei successivi cinque anni, la tassazione sarà limitata al 50% del reddito imponibile (anziché al 30% o al 10% per le regione del sud Italia). In questo modo, sarà possibile godere della detassazione del reddito per un periodo fino a 10 anni a decorrere dall'anno in cui si acquisisce la residenza fiscale in Italia.
L'acquisto dell'immobile, valido per l'ulteriore estensione dei 5 anni di agevolazioni fiscali, può avvenire anche successivamente al trasferimento in Italia, ma sempre durante il primo quinquennio di applicazione della detassazione prevista dal regime degli impatriati. L'immobile deve essere di tipo residenziale e deve essere acquistato al 100% dal lavoratore impatriato a titolo oneroso e a titolo di piena proprietà. Tuttavia, l'impatriato ha la possibilità di acquistare l'immobile in comproprietà con il coniuge o i figli. Non è possibile acquisire solo la nuda proprietà o l'usufrutto.
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